Le idee e le posizioni di Roberto Vannacci
Roberto Vannacci rappresenta una delle personalità più divisive e discusse della politica italiana. È doveroso, dunque, portare un'analisi adeguata delle idee dell'europarlamentare.
Tra le figure più discusse dell’attuale politica italiana, si deve sicuramente annoverare il nome di Roberto Vannacci. Da ormai due anni la voce de “Il Generale” viene posta al centro del dibattito e della discussione pubblica, dividendo i suoi sostenitori e i suoi detrattori.
L’europarlamentare della Lega detiene le lauree magistrali in Scienze strategiche, Scienze internazionali e diplomatiche e Scienze militari, a cui si aggiungono i Master di II livello in Scienze strategiche all’università di Torino e in Studi internazionali strategico-militari tra Milano e Roma. Autore dei libri “Il mondo al contrario” e “Il coraggio vince”, ottiene 500.000 voti alle elezioni europee di giugno 2024 ottenendo un seggio a Bruxelles come membro della Lega, partito a cui si iscrive ad inizio 2025.
È bene portare un’analisi delle principali idee del nativo di La Spezia, in modo da fornire i giusti strumenti ai lettori per poter avere un’idea adeguata e dettagliata sulla visione del neo-membro della Lega. In ogni sezione, oltre ad una breve spiegazione testuale, saranno inserite anche parti di interviste rilasciate dal politico stesso come prova non confutabile.
ABORTO
Vannacci si pone su posizioni più dure rispetto a quelle del Presidente Giorgia Meloni. Non rinnega il diritto all’aborto, ma si dichiara tendenzialmente contrario ad esso. A maggio 2024 ha anche firmato il manifesto di Pro vita & famiglia in:
“difesa della vita umana e al contrasto all'introduzione dell'aborto come valore comune nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea”
COMUNITÀ LGBT
“I gay non sono normali” è la frase che ha creato tanto scalpore, tratta dal libro di Vannacci “Il mondo al contrario”. Si deve in un primo momento ricordare che, se contestualizzata e inserita all’interno del capitolo, si riferisce ad un discorso puramente quantitativo ed aritmetico, legato al fatto che gli omosessuali sono in netta minoranza statistica rispetto agli eterosessuali.
Più volte, inoltre, il Generale ha esternato il suo pensiero, che risulta essere coerente con quanto appena riportato:
“Io non ho paura di chi ha gusti sessuali diversi dai miei, non scappo come Dracula di fronte a un crocifisso. Io ne critico invece le ostentazioni, l'esibizionismo, così come l'accampare diritti che prevaricano quelli della maggioranza”
IMMIGRAZIONE
Le posizioni di Vannacci sul tema dell’immigrazione sono drastiche e non lasciano spazio all’interpretazione: le frontiere devono essere chiuse e rimanere tali. Il ligure si dichiara dunque contrario ai confini aperti e si allinea alla posizione della Lega e di Matteo Salvini, secondo cui l’immigrazione irregolare non rappresenta un vantaggio ma una minaccia ai costumi e alla sicurezza del territorio.
“Perché le società multiculturali sarebbero migliori delle altre? E' una cosa che si scontra con il concetto di patria, dove tutti si stringono intorno a un medesimo principio e sono pronti a combattere per questo. Nella società multiculturale il concetto di nazione sovrana viene messo in dubbio”
DISABILITÀ
Ad aprile 2024 alcune dichiarazioni di Vannacci sulla separazione degli studenti diversamente abili dal resto della classe hanno creato un forte scalpore. Mentre l’attuale europarlamentare si dichiara convinto che separare coloro che soffrono di determinati problemi non rappresenti necessariamente un’emarginazione, i principali leader di sinistra lo accusano di atti discriminatori.
“Credo che delle classi con caratteristiche separate aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare – dice - Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità“
RAPPORTO COL FASCISMO
Un tema delicato e particolarmente attuale, di cui si parla con assidua frequenza. Roberto Vannacci, però, non scende a compromessi e non intende dichiararsi antifascista nonostante le continue richieste di più giornalisti. Secondo il comandante della Task Force 45 durante la guerra in Afghanistan, questa non sarebbe altro che una domanda strumentale e posta con fini strettamente politici.
“Non sono assolutamente antifascista, nella maniera più assoluta. Il fascismo è finito 85 anni fa, 80 anni fa, è un periodo storico, così come non si chiede a nessuno di essere anti-sessantottino, antinapoleonico, antigiacobbino, non vedo perché bisogna chiedere a una persona di essere antifascista”
PERICOLO RUSSIA
Anche in questo caso, come di consueto, Vannacci si espone in maniera piuttosto decisa. La Russia non è assolutamente una minaccia per la sicurezza europea e Putin non ha nessuna intenzione di invadere il Vecchio Continente. A testimonianza di ciò, Vannacci si è esplicitamente dichiarato contrario al ReArm Europe, definito “non coerente e soprattutto irrealistico” oltre che “un piano per rilanciare la Germania”.
“Negli ultimi giorni, ci hanno dovuto convincere del fatto che la Russia è di nuovo quel nemico, e quindi dobbiamo spendere 850 miliardi per armarci contro Putin. È una grandissima balla. In termini assoluti, l’Ue spende due volte e mezzo più della Russia in Difesa. La Russia ha un PIL inferiore a quello italiano, che si basa quasi esclusivamente sull’esportazione di materie prime, ed è un nono di quello dell’Ue. La popolazione russa è un terzo di quella dell’Ue. Come possiamo pensare che un Paese così grande, con una densità abitativa infinitesimale, possa minacciare un continente come l’Europa?”